Tempo di vacanze: tre domande che ti aiutano a rallentare

L’Estate ci apre ad un tempo di riposo, recupero e ricarica. Può accadere però che quando arriva il momento di fermarsi si sperimenti un senso di disagio, disorientamento. Svuotare il proprio tempo da impegni e doveri che hanno riempito le giornate e andare incontro ad un tempo meno strutturato, tipico delle vacanze, può farci sperimentare un senso di incapacità e frustrazione. Trovarsi all’improvviso davanti un “tempo vuoto” può disorientare come se quel “non fare” ci facesse sperimentare un “non essere.”

Se siamo bravi a sostare in questo momento di incertezza la vacanza può diventare un’opportunità per una profonda connessione con la nostra identità, per lasciare andare ciò che non è essenziale e ricentrarci su ciò che per noi è importante. 

Ecco allora tre domande che vogliono aiutarti a rallentare per nutrire questa connessione e scoprire la bellezza e il significato del tempo dedicato a te stesso.

1. Cosa mi sta comunicando il corpo?

Per rispondere a questa domanda è essenziale che tu ti metta in ascolto. Puoi farlo chiudendo per un momento gli occhi e facendo un lungo respiro. Poi ancora un altro respiro e un altro ancora.

Come stai? 

Cosa ti dicono le varie parti del tuo corpo? 

Come sta la tua schiena, come stanno le tue gambe, la tua pancia? 

Dove avverti tensione? 

Concentrarti sul tuo corpo significa spostare l’attenzione su di te, sui tuoi bisogni, sulle pressioni che il corpo continuamente subisce e che noi distrattamente non avvertiamo. Il corpo comunica molto più di quello che immagini. Se impariamo ad ascoltarlo potremmo certamente scoprire cose nuove e importanti su noi stessi. 

2. Quali sono i bisogni a cui darò priorità in queste settimane?

Questa domanda ti invita ad una riflessione su quelli che sono in questo momento i tuoi bisogni e, di conseguenza, su quelle azioni e scelte che in questo tempo reputi importanti per il tuo benessere.

Ci saranno cose da lasciar andare, altre da silenziare, per dedicarti ad attività individuali o sociali diverse dal solito. Prova a fare una lista di quei bisogni a cui vuoi dare importanza in questo tempo! Ti aiuterà a stabilire la direzione, le priorità, ciò che è per te essenziale!

3. Cosa farò oggi per nutrire la relazione con me stesso? 

Torniamo alla questione di ciò che è essenziale. Se stabilisco quali sono le priorità sarà più facile ritagliare un tempo per nutrire il mio benessere.

Decidere quale sarà l’azione e dare importanza e significato ad essa ci aiuta a sfruttarne interiormente tutte le possibilità per aprirci a nuove consapevolezze. Questo diventa un patto con noi stessi dove nessun altro è coinvolto, dove non abbiamo la necessità di dover chiedere alcun permesso ad altri se non a noi stessi. Anche qui ti invito ad appuntarti per iscritto le idee che fioriscono dentro di te e che possono aiutarti in questa direzione! Occhio che non diventi però un’altra to do list da spuntare la sera!

Spero davvero che queste domande ti aiutino a rallentare per permetterti di entrare in un tempo parallelo dove i tuoi bisogni vengano autenticamente nutriti.

È in questo nutrimento che risiede tutta l’opportunità di rigenerarti e tornare nuovamente a fiorire!

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